Stefania Triolo carica le compagne della Messana. ''Ci attendono cinque battaglie, siamo pronte ad affrontarle''

08.05.2016 15:42

Le attenzioni della Handball Club Messana sono rivolte al concentramento finale di Chieti che tra il 13 e il 15 Maggio decreterà i nomi delle tre promosse in serie A. “Non vediamo l’ora di affrontarlo - ci dice la Triolo - siamo tutte ben motivate per raggiungere un nuovo importante traguardo. Sappiamo che non sarà semplice, ci attendono cinque partite in cui dovremo essere concentrate e dare il massimo dal primo all’ultimo minuto di gioco”.

 

I festeggiamenti post qualificazione sembrano già un lontano ricordo. In casa Handball Club Messana le attenzioni sono rivolte al concentramento finale di Chieti che tra il 13 e il 15 Maggio decreterà i nomi delle tre promosse in serie A. Il sogno del sodalizio peloritano è quello di potere rientrare in questo terzetto di fortunate che la prossima stagione parteciperanno al massimo campionato nazionale. Gli allenamenti in questi giorni sono proseguiti su ritmi intensi in vista dell’atto conclusivo della stagione, badando di non trascurare nessun dettaglio nella fase di avvicinamento. Impegno e determinazione sono rivolti a questo obiettivo. Tocca al capitano Stefania Triolo raccontarci le sensazioni e lo spirito che anima il gruppo a pochi giorni da questo importante appuntamento. “Non vediamo l’ora di affrontarlo, siamo tutte ben motivate e decise a dare il massimo per raggiungere un nuovo importante traguardo. Sappiamo che non sarà semplice, ci attendono cinque partite difficili in tre giorni tra venerdì e domenica. Saranno altrettante battaglie in cui dovremo essere concentrate e dare il massimo dal primo all’ultimo minuto di gioco. Non possiamo permetterci cali di tensione o pause di gioco perché in un contesto cosi equilibrato la continuità può fare la differenza”. “Alla ripresa degli allenamenti post derby - continua Triolo – il mister Dino Costa ci ha spiegato di essere contento del nostro cammino ma che adesso ci attendeva la parte più difficile della stagione. Ci ha detto che avremmo dovuto prepararci ad affrontare cinque partite tutte difficili e impegnative non soltanto sotto il profilo fisico ma anche e soprattutto tattico. Stiamo lavorando molto sulla fase difensiva che in queste tipo di gare ha un ruolo fondamentale ma anche provando le soluzioni migliori in attacco”.

Il calendario riserva subito un debutto di altri tempi, con il Dossobuono avversario di tante battaglie in serie A1. “Direi che si incomincia subito con una partita impegnativa, il Dossobuono è al pari di noi una piazza storica della pallamano. Da un lato è meglio cosi, penso che incontrare un avversario tra i più competitivi del lotto ci aiuterà a calarci subito nell’atmosfera del girone promozione. Ma pure le partite successive non si preannunciano prive di insidie e andranno affrontate al meglio. Partire subito bene nelle prime partite è importante perche nelle ultime potrebbe anche subentrare un po’ di stanchezza, non dimentichiamo che si dovranno giocare 5 partite in 3 giorni. Ma siamo consapevoli delle nostre potenzialità e andremo lì a giocarci le nostre carte fino in fondo”. Riavvolgendo il nastro del campionato è impossibile non pensare a quanto fatto nel corso della regular season e della successiva fase a orologio, con la vittoria del girone e il relativo biglietto per Chieti. “Siamo contente ma in fondo raggiungere la finale play off era l’obiettivo di partenza della stagione e posso dire che non abbiamo mai pensato di non poterlo raggiungere.  Peccato per l’esito negativo del derby di ritorno con Messina perché senza quella sconfitta potevamo anche bruciare i tempi in ottica qualificazione al girone finale play off. Alla fine va bene cosi, anzi ripensandoci forse quella sconfitta ci è servita da monito per il futuro, ci ha fatto alzare ulteriormente il livello di concentrazione. Da quel momento ogni nostro pensiero, ogni allenamento sostenuto era finalizzato in vista della sfida della fase a orologio che sapevamo sarebbe stata decisiva”. Stefania Triolo non ha dubbi nel rispondere quando le chiediamo quale sia la vera forza della Messana. “La coesione del gruppo e l’unione che si è venuta a creare tra noi atlete. Un legame che va oltre il campo. Ci frequentiamo con piacere anche fuori dalla palestra, spesso usciamo a cena insieme. Siamo unite e vogliamo tutte raggiungere lo stesso obiettivo verso quale indirizziamo i nostri sforzi. Ecco questo è il nostro segreto e secondo il mio punto di vista è l’aspetto che può anche fare la differenza”.

Un legame quello di Stefania Triolo con la Messana che ha radici solide, lontane nel tempo ma ancora oggi molto forti. “Per me significa tanto, ho sempre indossato questa maglia sin dall’inizio della mia carriera di atleta. Se parlo di pallamano mi viene in mente subito l’Handball Club Messana. Si è venuto a creare in tutti questi anni un profondo legame affettivo con questa società, che considero la mia seconda famiglia. E poi ci sono Adriana Luciano, Santina Sanò, anche mia sorella Rosaria, sono le compagne di un lungo percorso condotto sempre insieme da quasi dieci anni”.

 

Massimiliano Andò

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