''Sport e periferie'': in Sicilia quattro impianti di rugby nella lista degli interventi

15.10.2016 11:01

A Palermo, Messina, Catania e Caltanissetta gli impianti saranno oggetto di interventi di completamento e rigenerazione. “L'auspicio è che questo sia solo il primo, importante, passo di un lungo cammino di riqualificazione ed ultimazione degli impianti sportivi siciliani e del sud Italia” - ha commentato Orazio Arancio, Presidente Fir Sicilia.

Sono quattro gli impianti di rugby compresi fra i 22 interventi previsti in Sicilia dal piano "Sport e periferie" varato dal Governo Italiano. A Palermo, Messina, Catania e Caltanissetta gli impianti saranno oggetto di interventi di completamento e rigenerazione. La Sicilia è destinataria del maggior numero di interventi complessivi negli impianti per la palla ovale previsti dal piano governativo.

«L'auspicio è che questo sia solo il primo, importante, passo di un lungo cammino di riqualificazione ed ultimazione degli impianti sportivi siciliani e del sud Italia - ha commentato Orazio Arancio, Presidente FIR Sicilia e Consigliere Nazionale del CONI - sono molti altri gli impianti di varie discipline su cui bisognerà intervenire affinché i nostri ragazzi possano fare sport in tutta sicurezza nelle discipline che preferiscono. Confidando che tutto vada a buon fine, siamo soddisfatti per questa prima serie di interventi, che permetterà, tra gli altri, il recupero di un impianto, il "Benito Paolone" di Catania, che ha fatto la storia del rugby nel sud Italia. Ciò grazie innanzitutto all'iniziativa del presidente del Consiglio Renzi, fortemente sostenuta dal presidente del CONI Malagò, e a quanti in Sicilia hanno profuso il massimo impegno: dall'assessore regionale Anthony Barbagallo, che vanta un passato anche da rugbysta, al presidente del Coni siciliano Sergio D'Antoni, a tutte le amministrazioni comunali con in testa gli assessori allo sport con i loro dirigenti. Tra questi l'assessore comunale di Catania Valentina Scialfa si è particolarmente distinta per impegno e dedizione. Per ultimo ma non meno importante l'impegno del responsabile impianti della Federazione Italiana Rugby, arch. Paolo Vaccari, che ha seguito personalmente tutte le procedure».
 

nella foto d'archivio il presidente Fir Sicilia Orazio Arancio con il presidente nazionale Fir Alfredo Gavazzi