La Kendo Messina Fc si conferma ai vertici, Riccardo Costa: ''Non è facile raggiungere alti livelli, ma abbiamo avuto un grande Maestro''

10.04.2014 15:25

 

Prosegue a pieno regime l’attività agonistica stagionale per la Kendo Messina Fc. Dopo la positiva esperienza rappresentata dai campionati italiani individuali e a squadre che si sono svolti a Verona, nel dojo del sodalizio messinese si è tornati da tempo a lavorare in vista dei prossimi non meno importanti appuntamenti. A cominciare dalla rassegna continentale che dall’11 al 13 Aprile a Clermont Ferrand (in Francia) vedrà protagonisti tre atleti del sodalizio dello stretto (i fratelli Giuseppe e Alessio Giannetto e Dario Baeli). La pre vigilia della manifestazione continentale rappresenta l’occasione ideale per tracciare un primo resoconto con il tecnico Riccardo Costa, colonna portante della Kendo Messina Fc, è diventato ormai un punto di riferimento per chi pratica la nobile e antica disciplina della “scherma giapponese”.   

 

Parliamo della vostra partecipazione ai campionati italiani Dan di Verona: è soddisfatto dei risultati raggiunti dalla Kendo Messina F.C.?

Sono molto soddisfatto, anche perché era questo il nostro obiettivo, ovvero riconfermarci per il secondo anno consecutivo campioni d’Italia nella prova a squadre”.

 

La squadra della Kendo Messina FC: da sinistra Alessio Giannetto, Marco Baeli, Riccardo Costa, Giuseppe Giannetto e Dario Baeli

 

Ha qualche rimpianto per la medaglia mancata nella gara individuale? 

“Per quanto riguarda la competizione individuale devo affermare che i ragazzi hanno tenuto una condotta di gara senza alcuna sbavatura, ma purtroppo talvolta i giudizi arbitrali possono precludere il cammino di un atleta verso il podio”.

 

Da quanti anni esiste il Dojo Kendo Messina F.C. e quanti sono i vostri atleti divisi nelle varie categorie?

“Gli atleti che fanno parte della Kendo Messina F.C sono 5 nella massima categoria Dan e 1 nella categoria KYU sino a cinture marroni. La nostra società ha una lunga storia alle spalle. Da premettere che la società è nata nel 2006 dopo la prematura scomparsa di mio zio nonché mio maestro di Kendo Franco Costa, al cui ricordo ho voluto dedicare la denominazione sociale. Insieme agli altri ragazzi che ne fanno parte, i fratelli Giuseppe e Alessio Giannetto e Dario, Marco e Roberto Baeli, si è deciso all’unanimità di intraprendere questa strada da soli, con l’intento di dare una continuità a tutto ciò che ci è stato insegnato negli anni e in cui continuiamo a credere. Questa è la motivazione che ci ha resi più forti e uniti, tanto da raccogliere sin da subito successi come la vittoria del titolo italiano a squadre sempre nel 2006 e poi la conquista del titolo europeo nell’individuale da parte di Giuseppe Giannetto, diventato l’atleta di punta della nazionale italiana. Lo stesso Giannetto parteciperà ai campionati europei di quest’anno insieme al fratello Alessio e Dario Baeli”.

 

Qual è il segreto dell'alta competitività del kendo messinese in campo nazionale?

Il segreto che ci porta a fare la differenza rispetto agli altri Dojo italiani è stato di avere avuto un ottimo Maestro (il compianto Franco Costa ndr) tra i primi promotori del Kendo in Italia che oltre a forgiarci sin da piccoli, ci ha trasmesso la sua grande passione per questa splendida arte marziale: passione che, con tanti sacrifici, continuiamo a portare avanti con ottimi risultati. Chiaramente per arrivare agli alti livelli che abbiamo raggiunto occorre trascorrere gran parte del proprio tempo ad allenarsi in palestra, oltre ad effettuare periodi di allenamenti in Korea o Giappone. Ma avvio avviso, l’elemento fondamentale che ci rende particolarmente competitivi è l’unione della squadra: la nostra mentalità è affrontare ogni combattimento come una finale con l’unico obiettivo di vincere”.

 

Quanto è difficile praticare la cosiddetta “scherma giapponese” nel variegato contesto sportivo messinese?

“Purtroppo a Messina nonostante i mille sforzi che facciamo come società, il Kendo continua ad essere considerato come uno sport minore: come tale gode di minore attenzione anche da parte delle istituzioni rispetto ad altre discipline sportive quali calcio, volley, basket etc. Un ringraziamento particolare in questo senso vorrei rivolgerlo al dirigente del CUS UNIME Nino Micali che ci ha dato l’opportunità di poterci allenare nella splendida struttura del Palasport della Cittadella Sportiva Universitaria”.

 

Parliamo della rassegna europea che vedrà impegnati tre tuoi atleti. Chi vedi maggiormente in grado di puntare a una medaglia?

Giuseppe Giannetto punta a difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Berlino. Ritengo che sarà lui l’atleta da battere. Anche il fratello Alessio e Dario Baeli hanno tutte le potenzialità per arrivare in zona medaglia. Sarà fondamentale avere anche una buona dose di fortuna e soprattutto essere in piena forma fisica il giorno della competizione. Per quanto riguarda la gara a squadre, quest’anno la Nazionale Azzurra si presenta ai Campionati europei con tutte le carte in regola per puntare al gradino più alto del podio”.

 

Quali sono gli scenari futuri del kendo messinese?

Una volta chiuso il capitolo Europei, ci sarà da pensare ai Mondiali che si terranno a Maggio 2015 nella patria del Kendo, ovvero a Tokyo. Obiettivo non meno importante sarà da parte della Kendo Messina Franco Costa quello di portare per la prima volta in riva allo stretto, precisamente a marzo 2016, presso la struttura dove ci alleniamo  (il CUS UNIME ndr), i Campionati Italiani Assoluti di Kendo individuali e a squadre”.

 

Fase di un combattimento di kendo